Prurito al cuoio capelluto: le cause e come lenirlo

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Prurito al cuoio capelluto: le cause e come lenirlo

Il prurito del cuoio capelluto è particolarmente difficile da gestire nella vita quotidiana. Queste irritazioni spingono a grattarsi in modo incontrollato fino a danneggiare
il cuoio capelluto, provocando la comparsa di croste. Sebbene le cause di questo prurito siano diverse, esistono - fortunatamente -
delle soluzioni per calmare la cute, e smettere di grattarsi.

Le cause del prurito al cuoio capelluto

Il prurito al cuoio capelluto può essere provocato da fattori esterni o interni. Più l'irritazione persiste, più il cuoio capelluto diventa sensibile e fragile. Questa alterazione dell'epidermide può influire sulla crescita dei capelli, modificarne la struttura rendendoli sottili, grassi o fragili, e causarne perfino la caduta. La priorità è, quindi, quella di individuare la causa scatenante, per evitare che il cuoio capelluto e i capelli siano troppo danneggiati.

Allergia da contatto

Il prurito al cuoio capelluto può essere dovuto a un'allergia da contatto causata, per esempio, da uno shampoo inadatto o da un prodotto colorante mal tollerato. Anche l'uso troppo frequente del phon può provocare irritazioni. Temperature troppo elevate inaridiscono il cuoio capelluto e danneggiano la fibra capillare, provocando ulteriore prurito. Ma anche l'inquinamento o le eccessive variazioni di temperatura possono seccare la cute, e causare irritazioni.

Cambiamenti nel metabolismo

Esistono diverse cause interne che possono portare a uno squilibrio dell'idratazione naturale del cuoio capelluto, e alla seborrea. Con l'età, la pelle tende naturalmente a diventare più secca. Gli sbalzi ormonali, lo stress o alcune malattie autoimmuni (blocco della ghiandola tiroidea) possono alterare la natura dell'epidermide e portare a una sua ipersensibilità, che si traduce in irritazione del cuoio capelluto.

Forfora

La pelle del cuoio capelluto si rinnova ogni 28 giorni. La formazione di nuove cellule epidermiche eliminerà naturalmente le cellule morte. Un’irregolarità in questo ciclo, che può accelerare passando da 28 a 5 giorni, provoca la comparsa della forfora. Le cellule morte non hanno più il tempo di essere eliminate poco alla volta, e si aggregano sotto forma di scaglie, trasformandosi così in forfora. Questo disturbo nel ciclo di rinnovamento cellulare può essere determinato geneticamente, ma può essere anche accentuato dallo stress o dalla stanchezza. La forfora secca è una condizione antiestetica ma benigna, che può essere trattata con prodotti specifici per la cura dei capelli.

Dermatite seborroica

La dermatite seborroica del cuoio capelluto è un'altra causa di prurito. Tra le sue manifestazioni si annovera anche la forfora. Questa condizione è causata dalla crescita eccessiva del fungo microscopico Malassezia Furfur, presente naturalmente sulla pelle. Il suo sviluppo eccessivo, nel sebo del cuoio capelluto, provoca la comparsa di chiazze rosse che portano alla formazione di squame. Queste squame sono solitamente grasse, spesse e di colore giallo. Questo le differenzia dalla classica forfora, che crea il classico effetto a piccoli fiocchi di neve. La dermatite seborroica provoca un'irritazione del cuoio capelluto che può essere ridotta utilizzando shampoo di trattamento specifici per radici grasse e lunghezze secche, e uno scrub purificante.

Come lenire un'irritazione del cuoio capelluto?

Per trattare il prurito al cuoio capelluto, è bene scegliere prodotti delicati che non aggrediscano l'epidermide. È importante evitare il più possibile di grattarsi per non provocare lesioni che potrebbero infettarsi. Optate per prodotti detergenti senza siliconi e senza solfati che rispettano meglio l'equilibrio cutaneo. Lo shampoo ipoallergenico Vital Dermo-Calm, formulato con olio vegetale di Tamanu e piroctone olamina e arricchito con glicerina, riduce l'irritazione dell’epidermide e la proliferazione delle scaglie, mentre lo shampoo antiforfora purifica il cuoio capelluto agendo sulla forfora sia grassa che secca. Quando si applica lo shampoo, ci si prenderà cura del cuoio capelluto massaggiandolo con la punta delle dita, per non irritarlo.

SCOPRIRE

Siate gentili!

L'uso di questi prodotti specifici consentirà di lavare i capelli meno frequentemente, ritrovando più facilmente un buon equilibrio seborroico. Questa routine per capelli può essere completata con una maschera idratante o con una maschera a base di argilla e mentolo. Questi trattamenti profondi detergono e nutrono il cuoio capelluto, donando una sensazione di freschezza e benessere. Tutti questi prodotti ipoallergenici, ricchi di principi attivi noti per le loro proprietà calmanti, ridaranno lucentezza ai capelli trattando nel contempo le cause dell'irritazione del cuoio capelluto. Infine, sieri e lozioni da applicare sui capelli idratano e leniscono rapidamente il prurito.

Lasciate respirare i capelli

Dopo aver lavato i capelli, si consiglia di tamponarli senza sfregare la testa. Si sconsiglia l'uso del phon per non seccare ulteriormente il cuoio capelluto, preferendo l'asciugatura all'aria aperta.

Per lo styling, evitate gli chignon o le acconciature legate troppo strette, per permettere alla pelle di respirare. Il pettine e la spazzola devono essere puliti regolarmente.

Distanziare le tinte e le decolorazioni

Si consiglia inoltre di intervallare il più possibile le tinte o le decolorazioni. È opportuno rivolgersi a un professionista per evitare di impiegare prodotti troppo aggressivi, che possono danneggiare e irritare il cuoio capelluto. Gli ingredienti chimici contenuti in questi prodotti per capelli possono causare reazioni allergiche. Un test prima dell'uso è un'utile precauzione.

In caso di prurito intenso o in presenza di psoriasi, eczema o di infezioni che possono causare un forte prurito e la formazione di croste sul cuoio capelluto, è consigliabile consultare un dermatologo il prima possibile. Lo specialista vi potrà consigliare un trattamento adeguato alla vostra condizione.